Analisi della Spesa Sanitaria

Vi presentiamo la nostra ultima analisi della spesa sanitaria in Italia basata sui dati della Ragioneria Generale dello Stato e dell’Istat.

La spesa sanitaria si compone di due macro-voci: spesa pubblica e spesa sostenuta direttamente dai cittadini. Le elaborazioni di Innogea, basate sui dati provenienti dalla contabilità nazionale adottata dall’Istat e sulle informazioni rinvenienti dal Sistema Tessera Sanitaria della Ragioneria Generale dello Stato (RGS), consentono di estrapolare interessanti trend relativi alla dinamica della spesa, della compartecipazione dei cittadini al “costo della propria salute” e soprattutto delle differenze territoriali tra le varie aree del Paese.

Si rimanda alle elaborazioni dettagliate, riportando le principali conclusioni dello studio:

• Nell’ultimo triennio (2019-2021) la spesa sanitaria pubblica si incrementa di oltre 12 miliardi di euro; in rapporto al Pil (7,2 % del Pil dato 2021), l’Italia si colloca intorno alla media UE.

La spesa sanitaria pubblica pro-capite si presenta omogenea nelle varie regioni. Rispetto ad una media italiana di 2.218 euro pro-capite, i due estremi sono rappresentati dalla Regione Calabria (1.958 euro pro-capite) e dalla Prov. Di Bolzano (2.794 euro pro-capite).

La spesa sanitaria sostenuta direttamente dai cittadini nel 2021 risulta pari a 37,16 miliardi, in crescita nell’ultimo triennio di circa 2.5 miliardi. Rispetto al 2020 (anno pandemico) la crescita è pari a circa 6,5 miliardi. Il dato 2020, in questo caso, è compromesso dalle limitazioni all’accesso delle prestazioni sanitarie a causa delle misure restrittive COVID-19.

• Negli ultimi sei anni la spesa sanitaria sostenuta dai cittadini è passata dai 464 euro pro-capite (2016) ai 627 euro (2021).

L’analisi della spesa sanitaria sostenuta direttamente dai cittadini italiani certifica, ancora una volta, la disuguaglianza sociale/economica tra le varie aree del Paese. Una disomogeneità che, partendo dal reddito delle famiglie e dalla povertà (il 42% delle famiglie povere vive al Sud) determina, come conseguenza, il rischio di una minore capacità della popolazione del Mezzogiorno di far fronte, con le proprie risorse, alla possibilità di curarsi là dove il sistema pubblico non fornisce risposte nei tempi richiesti.

Nel Sud e nelle Isole la media pro-capite è di 392 euro contro i quasi 700 euro delle regioni del Nord. Complice un reddito medio delle famiglie notevolmente più basso al Sud (27.000 euro rispetto ai circa 36.500 di quelle del Nord – fonte dati Istat 2021) ed un’incidenza della povertà maggiore (il 42% delle famiglie povere si concentra nel Mezzogiorno).

Per maggiori dettagli, consulta l’analisi completa allegata di seguito.

Analisi della spesa sanitaria

 

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