Mag 20, 2025 .

Ospedale Koelliker

Case Study - Healthcare

Ospedale Koelliker

L’Ospedale Koelliker è nato nel 1928 e da quasi un secolo rappresenta un punto di riferimento per generazioni di famiglie di Torino e di tutto il Piemonte.

Oggi l’Ospedale Koelliker è una struttura polispecialistica d’eccellenza accreditata con il Servizio sanitario nazionale e convenzionata con i principali enti di assistenza privata. Un’importante realtà sanitaria che si contraddistingue per la forte propensione all’investimento, finalizzato a un rinnovamento tecnologico e organizzativo che guarda sempre al benessere dei pazienti.

L’attività dell’ospedale che ha sede in corso Galileo Ferraris 247/255 è affidata a circa 200 tra medici e tecnici, attivi su 27 Specialità Cliniche e in grado di garantire ogni anno oltre 100mila prestazioni di Diagnostica per immagini, quasi 80mila visite specialistiche nonché un’attività chirurgica fondata su cinque sale operatorie e posti letto per il ricovero ordinario e in Day Surgery.

Periodo di svolgimento 2023/2024

Obiettivo incarico

Assessment sulla conformità alla normativa di accreditamento di Regione Piemonte (DD 725 del 15/11/2017) ed ai Gold standard in materia di Quality & Patient Safety. Applicazione della metodologia Hazard Vulnerability AnalIsis (HVA)

Descrizione delle attività

E’ stata messa appunto la matrice HVA sulla base dei doppi requisiti; in particolare:

I requisiti del DD 725 del 15/11/2017 raggruppati per gli otto criteri:

  • CRITERIO 1: Attuazione di un sistema di gestione delle strutture sanitarie
  • CRITERIO 2: Prestazioni e Servizi
  • CRITERIO 3: Aspetti strutturali
  • CRITERIO 4: Competenze del Personale
  • CRITERIO 5: Comunicazione
  • CRITERIO 6: Appropriatezza clinica e sicurezza
  • CRITERIO 7: Processi di miglioramento ed innovazione
  • CRITERIO 8: Umanizzazione

Gli standard Joint Commission International per l’accreditamento degli ospedali (7° edizione) raggruppati per capitolo:

  • Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente
  • Accesso all’Assistenza e Continuità delle Cure
  • Cura Centrata sul Paziente
  • Valutazione del Paziente
  • Cura del Paziente
  • Assistenza Anestesiologica e Chirurgica
  • Gestione e Utilizzo dei Farmaci
  • Miglioramento della Qualità e Sicurezza del Paziente
  • Prevenzione e Controllo delle Infezioni
  • Governo, Leadership e Direzione
  • Gestione e Sicurezza delle Infrastrutture
  • Qualifiche e Formazione del Personale
  • Gestione delle Informazioni

Per ciascuno di questi set di criteri è stata effettuate una mappatura del rischio.

Il progetto ha previsto il seguente cronoprogramma:

  • Formare il personale sul metodo, sugli obiettivi e sulle fasi del progetto;
  • Organizzare e condurre sessioni tematiche di risk analysis
  • Raccogliere ed analizzare i dati per garantire la coerenza degli stessi;
  • Condividere i risultati e le priorità di intervento
  • Mettere a punto uno strategic improvement plan al fine di perseguire miglioramenti mirati alle criticità maggiormente rilevanti
  • Presentare i dati e completare il progetto.

Scopo dell’analisi è individuare e valutare i rischi presenti all’interno dell’organizzazione, afferenti a ciascuna delle aree in esame, al fine di prioritizzarli e poterli affrontare con misure di prevenzione in una logica ricorsiva. Il metodo HVA si basa su due soli parametri:

Probabilità di accadimento di un evento e Gravità dei suoi impatti, quest’ultima come composizione di 6 sotto parametri, tre parametri di gravità dell’impatto propriamente detta:

  • su sicurezza fisica del paziente o dello staff;
  • su qualità delle cure;
  • sulla proprietà e/o sui risultati aziendali;

e tre parametri di capacità di mitigazione dell’impatto attraverso:

  • pianificazione;
  • risposta interna (risorse, tempi, efficacia);
  • supporto esterno (istituzioni, fornitori, etc.).

La valutazione per determinare ciascun parametro viene effettuata seguendo una scala da 1 a 3 laddove lo 0 indica la non applicabilità della valutazione alla fattispecie. Il risultato sarà dato da un indice di rischio variabile da 0% a 100%.

I livelli di rischio sono così definiti e così associati alla necessità/opportunità di adottare un piano d’azione:

  • 0-30% – minaccia minima – non necessario predisporre piano di azione
  • 31%-50% – livello moderato di minaccia – opportuno predisporre piano di azione
  • 51%-75% – rischio/minaccia alto – necessario predisporre piano di azione
  • 76%-100% – rischio/minaccia alto – predisporre urgentemente piano di azione

Risultati ottenuti

Dal 17/10/2023 al 31/01/2024 sono state condotte 22 sessioni di risk analysis con team specifici per area tematica, coordinati dalla Direzione Sanitaria e guidati da Innogea dal punto di vista del rigore metodologico.

In quattro ulteriori sessioni di lavoro è stato predisposto e validato uno Strategic Improvement Plan contenente tutte le azioni necessarie ad affrontare e superare le criticità rilevate.

In un’ultima sessione, il 19/03/2024 sono stati presentati in una sessione plenaria i risultati del progetto.

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